Nuova vita per la Galleria dell’Accademia, uno dei musei fiorentini più conosciuti al mondo, sinonimo di David di Michelangelo. Finalmente un nuovo impianto di climatizzazione, nuove luci e nuovi allestimenti, a partire dall’inizio del percorso. Completamente inedito è l’aspetto della Sala del Colosso (che ospita il grande modello in gesso del Ratto delle Sabine del Giambologna), sulle cui pareti tinteggiate di blu, anche grazie alla nuova illuminazione al Led, si apprezzano ancora di più i vari dipinti Quattro-Cinquecenteschi, tra cui spiccano opere di Botticelli (una giovanile Madonna con Bambino e la Pala del Trebbio), Perugino (Assunzione della Vergine) e Ghirlandaio; in uno spazio attiguo, notevoli opere di Paolo Uccello (Tebaide) e dello Scheggia (il famoso Cassone Adimari). A queste novità si aggiunge anche il nuovo allestimento, recentemente inaugurato, della Sala della Pittura del Due e Trecento, con una serie di opere di precursori e seguaci di Giotto (di cui si conserva peraltro un prezioso frammento pittorico). Inoltre, dal 15 febbraio la Galleria dell'Accademia ospita una mostra sui busti-ritratto di Michelangelo, realizzati da Daniele da Votlerra. Un’occasione in più per visitare, o rivisitare, questo straordinario museo, che giustamente non vuole essere conosciuto solo come “il museo del David”.
