Pieve di San Donnino a Villamagna

Dopo una strada che sale in mezzo a fitti boschi di lecci e cipressi, interrotti da  uliveti, si giunge nel piccolo borgo di Villamagna, sviluppatosi nel corso dei secoli attorno alla splendida pieve dedicata al martire Donnino, una delle tre presenti sul territorio ripolese.

Fondata probabilmente nell'VIII secolo, la chiesa è testimoniata per la prima volta in un documento dell'XI secolo, come le forme romaniche ancora dicono e nonostante un rinnovamento avvenuto nel corso del Trecento. 

Per quanto riguarda l'esterno si caratterizza per una semplice facciata a capanna in filaretto d'alberese, mentre il campanile con tre piani di bifore è molto elegante. L'interno, di impianto basilicale, è suddiviso in tre navate da arcate a tutto sesto sostenute da pilastri rettangolari; quella centrale è chiusa da un'abside semicircolare.

Alcuni affreschi quattrocenteschi si rilevano nella testata della navata di destra: una Crocifissione con Maria Maddalena e san Donnino, un' importante tavola con Madonna in trono e santi, attribuita a David Ghirlandaio (1452-1525).

Benestanti personaggi fiorentini erano i committenti di questa e altre preziose tavole: opere donate per devozione. 
Nel 1394 Mariotto di Nardo realizzò su commissione di Tommaso Soderini, un trittico raffigurante la Madonna in trono tra santi e angeli, oggi collocato nella navata destra.
La confraternita intitolata a san Donnino commissionò invece un'altra pregiata tavola raffigurante la Madonna col Bambino tra san Donnino e il beato Gherardo, collocata in fondo alla navata sinistra e opera di Francesco Granacci. 
Dal 1979 riposano in un'urna sotto l'altare maggiore le spoglie del beato Gherardo da Villamagna, già ospitate all'interno della pieve tra 1836 e 1876.