Omaggio ai sette ciclisti italiani che hanno vinto il Tour de France attraverso una selezione di fotografie storiche, di filmati d’archivio e di oggetti d’epoca.
La mostra racconta il contesto socio-culturale e la sua evoluzione nel XX secolo che ha contribuito a creare l’immaginario collettivo intorno alla celebre corsa attraverso una selezione di 37 foto provenienti dall’archivio del giornale L’Équipe (dal 1946 ad oggi) e dai fondi fotografici di Excelsior (1910-1940) e Le Miroir des Sports (1920-1945), in un percorso che immortala i sette campioni italiani della Grande Boucle dal 1924 al 2014.
La mostra è patrocinata dalla Città Metropolitana di Firenze e si inserisce nell’ambito delle iniziative legate al Grand Départ del Tour de France che, per la prima volta nella sua storia, parte dalla capitale toscana.
Accanto alle fotografie che raccontano i vincitori attraverso il ritratto, il paesaggio, lo sforzo, la socialità, e la vittoria, l'esposizione è arricchita da oggetti provenienti dal Museo Ottavio Bottecchia come la maglietta, gli occhialini e l’orologio della squadra Automoto, e altri provenienti dal Museo del ciclismo Gino Bartali, come la coppa ddel traguardo del 1948 e la bicicletta dell’ultima vittoria nel 1954. A completare l'esposizione anche una selezione di filmati storici provenienti dagli Archives Gaumont-Pathé e dall’Archivio Luce, restituiscono i primi tre campioni “in movimento” durante le loro rispettive vittorie: Ottavio Bottecchia (1924, 1925), Gino Bartali (1938, 1948) e il Campionissimo Fausto Coppi (1949, 1952).
Infine i campioni della seconda metà del secolo, con il passaggio alla fotografia a colori e poi digitale, che ritraggono le imprese di Gastone Nencini (1960), , Felice Gimondi (1965) che vinse il Tour da esordiente, fino ai nostri giorni, con le immagini del pirata Marco Pantani (1998) e lo squalo Vincenzo Nibali (2014).