Galleria Giorgi

Inizio attività: 1853
Ambito: Arte moderna, contemporanea e d’antiquariato

Il primo riferimento storico è costituito da una ricevuta d’affitto, intestata a Tommaso Giorgi e datata 1853, per un locale posto in via della Vigna Nuova, destinato alla produzione e al commercio di mobili artistici. Quando il figlio di Tommaso, Giovacchino prenderà il posto del padre, intorno all’ultimo quarto del XIX secolo, la ditta avrà un importante sviluppo commerciale, incrementando la produzione di mobili artistici e il commercio di arredi moderni, come le sedie Thonèt, di cui ottiene la rappresentanza. Circa nel 1925, la guida dell’azienda passa a Silvio, primogenito maschio di Giovacchino. Silvio ha frequentato l’Istituto d’Arte di Porta Romana, sviluppando una notevole sensibilità artistica, che lo porterà a rivolgere il suo interesse verso l’arte in generale e all’antiquariato in particolare. Il negozio di via della Vigna Nuova diventa piano piano un centro importante per appassionati e collezionisti. Il 4 novembre del 1966 l’Arno devasta la città arrecando danni incalcolabili. Per quanto attiene alla Ditta Giorgi, vengono alluvionati: negozio, magazzino e laboratorio di restauro. Toccherà al figlio Giorgio affrontare il disastro e ripartire, iniziando con la pubblicazione trimestrale di un bollettino tematico denominato Galleria Giorgi a cui seguirà l’apertura della casa d’aste in Palazzo Gaddi, poi la galleria di arte contemporanea e ultima, la cantina antiquaria in via della Vigna Nuova, innovativo progetto che purtroppo Giorgio non vedrà realizzato, venendo a mancare improvvisamente il 10 luglio del 1976.

Il timone passa così nelle mani della vedova e del figlio Franco. L’attività della ditta lentamente si trasforma, assumendo sempre più la caratteristica di studio professionale specializzato nella valutazione e nella stima di opere d’arte e di antiquariato. In tutti questi ultimi anni la collaborazione con vari tribunali in Italia (tra cui spicca quello di Firenze) e con enti pubblici e privati, ha fatto sì che la preparazione professionale e la discrezione si siano notevolmente affinate, consentendo così un valido e serio servizio a chiunque richieda le prestazioni della “Ditta Giorgi”. Oggi, in una strada che rappresenta il cuore pulsante dell’Oltrarno artigiano, continua con rinnovato entusiasmo il figlio Tommaso che accanto al padre ne assorbe l’esperienza per portare il mondo dell’antiquariato attraverso il XXI secolo, con la stessa serietà e professionalità che hanno contraddistinto da sempre la “Ditta Giorgi”.