"O QUANTO FÒRA MEGLIO . . . ED AL GALLUZZO ED A TRESPIANO AVER VOSTRO CONFINE"
DANTE, PAR., XVI, 52 – 54.
Qui Dante lamenta il degrado morale che ha colpito la città di Firenze. “Quanto sarebbe stato meglio,” fa dire al suo antenato Cacciaguida, “se aveste mantenuto il vostro confine al Galluzzo e a Trespiano”. Egli attribuisce alle popolazioni arrivate dal contado, ai forestieri dediti al commercio e al prestito di denaro (attività considerata poco onesta), la colpa di aver corrotto anche gli stessi fiorentini e condotto la città al declino. La lapide è situata presso la sede della Misericordia del Galluzzo.
Lapide Dantesca: Galluzzo
Via dei Giandonati 12, Firenze