SE MAI CONTINGA CHE 'L POEMA SACRO AL QUALE HA POSTO MANO E CIELO E TERRA SÌ CHE M' HA FATTO PER PIU' ANNI MACRO, VINCA LA CRUDELTÀ CHE FUOR MI SERRA DEL BELLO OVILE, OV' IO DORMI' AGNELLO NIMICO AI LUPI, CHE LI DANNO GUERRA; CON ALTRA VOCE OMAI, CON ALTRO VELLO RITORNERÒ POETA, ED IN SUL FONTE DEL MIO BATTESMO PRENDERÒ 'L CAPPELLO.
DANTE, PAR, XXV, 1-9.
In questo canto del Paradiso, Dante esprime con grande commozione la speranza del ritorno a Firenze, e, forte del suo orgoglio e della sua consapevolezza di essere un grande poeta, immagina di ricevere “il cappello” (la corona di alloro) proprio laddove fu battezzato. Purtroppo né il ritorno dall’esilio, né questa poetica visione si avvereranno mai. La lapide è posta sul selciato ai piedi del Battistero, lato via Calzaiuoli.
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Lapide Dantesca: Battistero di San Giovanni
Piazza di San Giovanni, Firenze