TUTTI GRIDAVANO: “A FILIPPO ARGENTI!” E’L FIORENTINO SPIRITO BIZZARRO IN SÈ MEDESMO SI VOLGEA CO' DENTI.
DANTE, INF., VIII, 61-63.
Nella palude stigia, dove sono puniti gli iracondi, Dante incontra Filippo Argenti: personaggio imparentato con gli Adimari, era un cavaliere ricchissimo (gli fu dato questo soprannome perché secondo una leggenda usava ferrare il suo cavallo con l’argento), violento ed arrogante. Quando Dante lo vede, i dannati sono intenti a gridare “Addosso a Filippo Argenti” e lo spirito reagisce rivolgendo la sua ira su di sé, mordendosi. Il poeta ringrazia Dio per questa punizione, poiché tra la famiglia degli Alighieri e quella di Filippo non correva affatto buon sangue.
Lapide Dantesca: case degli Adimari
Via del Corso 18, Firenze