OH QUALI IO VIDI QUEI CHE SON DISFATTI PER LOR SUPERBIA!
DANTE, PAR., XVI,109-110
Tra le varie famiglie nobili che Dante e Cacciaguida passano in rassegna, qui si ricorda quella degli Uberti, caduti in rovina per la loro superbia e cacciati dalla città per la loro ribellione agli Ordinamenti Comunali. Proprio nell’area di Palazzo Vecchio sorgevano fiere le case-torri degli Uberti, assieme ad altre di nobili famiglie ghibelline, abbattute impietosamente in concomitanza con il loro esilio; ed è significativamente sulle loro ceneri che viene edificato il palazzo civico guelfo, all'epoca di Dante ancora in fase di costruzione. A fianco di questa lapide, ne è stata posta un’altra che ricorda il personaggio di Farinata degli Uberti (clicca qui per saperne di più).
Lapide Dantesca: Cortile di Palazzo Vecchio
P.za della Signoria, Firenze