A partire dall'8 febbraio 2025, i Musei Civici Fiorentini offrono un nuovo ciclo di visite polisensoriali pensato per persone cieche e ipovedenti.
Il programma inaugura sabato 8 febbraio (alle 15:00) al Museo Stefano Bardini con un appuntamento speciale di Musei in Musica. Il ciclo prosegue il 23 marzo (alle 11:30) presso il MAD Murate Art District, dove, in occasione del Black History Month Florence, sarà allestita una mostra collettiva ricca di spunti di riflessione. Infine, il 26 aprile (alle 15:00), presso il Museo Novecento, si terrà una visita incentrata sulle opere scultoree delle collezioni civiche.
Destinatari: persone cieche e ipovedenti Durata: 1 ora e 30 minuti per ogni visita La partecipazione è gratuita per le persone cieche, ipovedenti e i loro accompagnatori (uno per ciascuno). Si consiglia ai partecipanti di portare guanti personali. Posti limitati: massimo 12 accompagnatori inclusi – prenotazione obbligatoria. I cani guida sono ammessi nei musei.
Per informazioni e prenotazioni: scrivere a info@musefirenze.it o chiamare il numero +36 055 2768224.
La visita sarà preceduta da un momento musicale a cura di Michelangelo Lazzareschi, flautista. Verranno eseguiti brani iconici per flauto – da Bach a Mercadante, da Debussy a Ibert – che fondono il fascino delle novità e degli esotismi con l'apprezzamento per l'antico e il classico, in perfetta sintonia con il gusto "salottiero" dell'epoca di Bardini. Successivamente, la visita offrirà l'opportunità di immergersi nell'entusiasta atmosfera di ricerca che animava antiquari, studiosi e appassionati tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, attenti tanto ai capolavori quanto agli oggetti d'arredo e alle opere di arti minori. Statue, armi, bronzetti, cornici, cassoni, tappeti e maioliche diventeranno i protagonisti di un racconto multisensoriale, per vivere il piacere dell'arte in tutte le sue forme.
La visita offrirà l'opportunità di scoprire la storia del complesso delle Murate, partendo dalla sua origine come convento femminile per le monache di clausura, passando attraverso la sua trasformazione in carcere nell’Ottocento, fino al 1986, anno della riforma carceraria di Mario Gozzini. L'itinerario si svilupperà attraverso gli spazi del complesso, concludendosi nel carcere duro, la sezione detentiva più rigorosa, dove si trova l'installazione sonora Agorà di Sadi. Quest'opera rappresenta un "cammeo" della produzione artistica che oggi caratterizza il sito, insieme alle opere di Georges Adéagbo e William Demby, esposte per la decima edizione del Black History Month Florence.
La visita offre l'opportunità di avvicinarsi all'arte del Novecento, con un focus particolare sulle opere scultoree della pregiata Raccolta Alberto Della Ragione. Grazie all'approccio polisensoriale, i partecipanti potranno esplorare tatticamente alcuni capolavori, accompagnati da riproduzioni precise realizzate dal Laboratorio GeCo del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Firenze, in collaborazione con i Musei Civici Fiorentini, MUS.E e UICI Firenze. Ogni replica scultorea è stata realizzata con materiali e finiture simili agli originali, permettendo ai visitatori di non solo comprendere le forme, ma anche di entrare in contatto con la materia stessa dell'arte.