Il Circuito delle Cappelle è un itinerario che si snoda intorno all’Abbazia di Vallombrosa e che invita alla sosta presso tabernacoli e storiche cappelle. Sono nove cappelle e due tabernacoli, immersi nella foresta e testimoni della grande spiritualità del luogo; i nomi sono fortemente evocativi come nel caso della Cappella del Faggio Santo, il cui albero secondo la leggenda accolse sotto i suoi rami San Giovanni Gualberto, fondatore di Vallombrosa. Poco distante anche il Paradisino (Eremo delle Celle) con un panorama che nei giorni limpidi arriva fino a Firenze. Il percorso completo a piedi è di circa 4,6 km per un tempo di percorrenza di circa 3 ore.
Si parte dal cancello dell’Abbazia e si torna all’Abbazia. Costeggiamo sul lato destro la vasca e camminiamo sulla strada asfaltata che va verso la Consuma: sulla sinistra si trova un sentiero che conduce al Masso del Diavolo, dove si trova una semplice cappella. Tornando verso il punto di partenza, ovvero al parcheggio asfaltato che costeggia l’Abbazia, si trovano sulla sinistra le indicazioni per il Paradisino. Questo tratto, tutto in salita, ci conduce alla Cappella di San Torello, sulla via lastricata e dopo il ponte sul torrente Vicano.
Proseguendo sulla salita, sempre verso il Paradisino, si incontrano varie cappelle: quella del Masso di San Giovanni Gualberto, quella delle Colonne, quella del Beato Migliore. Arrivato al Paradisino conviene fermarsi e ammirare la splendida vista. Qui c’è una strada asfaltata: se la si percorre sulla sinistra si trova la Cappella del Faggio Santo. Ancora sulla strada asfaltata verso Vallombrosa si trova un piazzale sterrato a destra, con indicazioni per la Cappella di Santa Caterina. Tornando sulla strada, ecco dopo poco la Cappella di San Girolamo.
Siamo ritornati nei pressi dell’Abbazia. Resta da visitare, scendendo lungo il viale, la Cappella della Fonte di San Giovanni Gualberto; inoltre lì vicino si erge una colonna in pietra, la croce della peste che risale al 1709; proseguendo l’anello si arriva al Tabernacolo di San Sebastiano. Il completamento del sentiero conduce nuovamente al viale dell’Abbazia. Lì c'è il grande prato molto frequentati in estate, quando si cerca un po’ di fresco dalla calura.
Il percorso è in gran parte in salita e presenta barriere architettoniche.