Pieve di San Pietro

La Pieve di San Pietro a Vaglia ha origini molto antiche. Essa infatti appare già in un atto del 983 in cui l'imperatore Ottone III confermava i possedimenti del capitolo fiorentino. Fin da subito, questa pieve ha rappresentato un punto di riferimento non solo per la vita religiosa, ma anche per quella sociale. Questa pieve era un luogo di accoglienza per viandanti e pellegrini che passavano di qui per raggiungere il Mugello. Tale era la sua importanza, tanto da divenire il centro di sviluppo del futuro agglomerato urbano del comune.

L'attuale chiesa è il risultato di un restauro avvenuto tra il 1786 ed il 1789. Si presenta con un campanile a torre ed una facciata preceduta da un porticato con tre arcate.
Al suo interno sono ospitate opere di valore, come la restaurata e ricomposta Pala d' Altare proveniente dalla chiesa dei Santi Stefano e Lorenzo a Pescina. La Pala, in terracotta invetriata raffigurante un Presepe, è opera di Giovanni della Robbia e risale al 1513. Purtroppo non sono presenti tutti i pezzi poichè la Pala è stata oggetto di furti e smarrimenti nel corso degli anni.
Ancora possiamo osservare un dipinto di Piero Confortini del 1609 commissionato dalla famiglia Saltini. Mentre sopra l'altare si trova il Crocifisso brunito realizzato dal Gianbologna. Altre opere sono: la Croce processionale con i misteri del Rosario e le raffigurazioni su tela di San Pietro e Paolo di Domenico Pugliani, pittore nativo di Vaglia; il Cristo Benedicente, San Matteo e San Giovanni Evangelista di Lorenzo Lippi. Si lega a questa chiesa la figura del pittore Angiolo Nardi (1584 - 1660), nativo di Vaglia che, trasferitosi alla Corte di Filippo IV di Spagna, volle regalare a questa pieve numerosi beni tra cui un forziere pieno di oggetti di culto in argento e suppellettili.

Questa chiesa appartiene all'itinerario dei luoghi romanici: potete continuare la vostra visita con la chiesa di San Romolo a Bivigliano e la pieve di San Cresci a Pratolino.