Il Tesoro dei Granduchi (in passato conosciuto come Museo degli Argenti ) occupa i fastosi ambienti affrescati dell’Appartamento d’Estate dei granduchi medicei e lorenesi, situato al piano terreno e al mezzanino di Palazzo Pitti. Qui è raccolto il Tesoro dei Medici, frutto del loro collezionismo: dai vasi in pietre dure di Lorenzo il Magnifico, ai cammei e intagli di Cosimo I, dai cristalli di rocca di Francesco I alle ambre di Maria Maddalena d’Austria - insieme ai gioielli di Anna Maria Luisa, ultima erede della casata. Di grande valore anche la collezione di ceramiche orientali. "Il Tesoro di Salisburgo", invece, venne portato a Firenze dai Granduchi Lorenesi (in particolare Ferdinando III). La Sala delle Donazioni espone una collezione di gioielli realizzati dal Settecento ai giorni nostri presso prestigiose manifatture europee e italiane.
Particolarmente affascinante è il Salone di Giovanni da San Giovanni (dal nome del principale pittore che affrescò questo ambiente). Il ciclo pittorico, realizzato a partire dal 1635 in occasione del matrimonio tra Ferdinando II de’ Medici e Vittoria della Rovere, è un’allegoria celebrativa della dinastia medicea: sulle pareti laterali è raffigurata la cultura greca che, lasciata Atene (a seguito della conquista ottomana del 1458), dopo lungo peregrinare, arriva a Firenze "nuova Atene" sotto il governo illuminato di Lorenzo il Magnifico. Nel soffitto, un’allegoria del matrimonio granducale. Gli affreschi furono terminati nel 1642 da Cecco Bravo, Ottavio Vannini e Francesco Furini. Le decorazioni delle sale successive, eseguite dagli artisti seicenteschi Mitelli e Colonna, sono tra i primi e più eloquenti esempi di quadraturismo (grandiose architetture dipinte tese a espandere illusionisticamente lo spazio).
Tesoro dei Granduchi - Palazzo Pitti
Piazza de' Pitti, 1, 50125 Firenze FI, Italia
Il Museo del Tesoro dei Granduchi è situato al piano terreno di Palazzo Pitti, ala sinistra del Cortile dell’Ammannati, a sinistra dei controlli di sicurezza (metal detector) ed è strutturato su due piani collegati tra loro da una scala. La porta di entrata è anche l’uscita del Museo e ha una soglia alta circa cm 3. Il Museo è composto di ventidue sale espositive ed uno spazio espositivo, il Cortile di Aiace.
Il piano terreno è interamente accessibile, presenta solo dei leggeri dislivelli: fra la sala 1 e la sala 2 (delle Porcellane) c’è un gradino di cm 3 e per la sala 3 (di Giovanni da San Giovanni) una soglia di cm 1. Fra la sala 3 e la sala 4 (Lorenzo il Magnifico) ci sono due soglie di cm 1 e il pavimento ha una pendenza del 3% ca. In questa sala, lo spazio minimo di passaggio è di cm 54 ed è la larghezza minima di tutto il Museo. Le altre sale sono collegate tra loro da passaggi con soglie alte 1 centimetro.
Dalla sala 10 il percorso di visita passa al 1 piano del Museo, corrispondente al piano mezzanino del Palazzo, al momento non praticabile per persone con ridotta mobilità o in sedia a rotelle.
Al piano terra il percorso termina con la sala 22. Per uscire, dalla sala 22 si raggiunge, attraverso una porta automatica, con soglia di cm 2, il Cortile di Aiace, per poi raggiungere la successiva porta, con soglia di cm 2 ed arrivare alla sala 1.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi al Dipartimento Mediazione Culturale e Accessibilità allo 055 2388617 nei giorni seguenti: lunedì-venerdì dalle 9.30 alle 13.00; martedì e giovedì anche dalle 15.00 alle 17.00. uffiziaccessibili@cultura.gov.it; www.uffizi.it/ts/accessibilita