Il nucleo iniziale del museo di Doccia è costituito dai pezzi raccolti nel Settecento dal fondatore della manifattura, il marchese Carlo Ginori; a questi si sono aggiunti i serviti realizzati nel corso dei secoli per illustri committenti: gli Asburgo d’Austria, la sorella di Napoleone Elisa Bonaparte, i Savoia, i Rotschild.
Il museo testimonia il momento in cui la porcellana incontra l'arte, uscendo dal limitato campo delle stoviglie, per quanto di pregio. Ma racconta anche la storia artistica, sociale ed economica della più antica manifattura di porcellana ancora attiva in Italia. I pezzi esposti comprendono dai primi prototipi alle forme rococò, dagli oggetti in stile Impero ai modelli riccamente decorati del secondo Ottocento fino a quelli stilizzati, disegnati da Giò Ponti che fu direttore artistico dal 1923 al 1930.
Interessanti le cere di epoca tardobarocca, prodotte da scultori attivi per i Granduchi medicei, e acquistate assieme ai modelli dal marchese Ginori per essere utilizzate come bozzetti e modelli per statue e gruppi in porcellana nella scia dei grandi scultori del passato.
Il Museo è stato chiuso nel 2014, a seguito del fallimento dell'azienda Richard Ginori; recentemente è stato acquistato dallo Stato Italiano, che ha promosso la nascita della Fondazione Museo Archivio della Richard Ginori Manifattura di Doccia. Il percorso museale è in fase di riallestimento e l'edificio che lo ospita sarà sottoposto a restauro: la riapertura del Museo Ginori è prevista per il 2025. Attendendo la riapertura del Museo, il sito internet fornisce informazioni dettagliate sulla storia della manifattura e sulle opere contenute nelle sue collezioni.
Da maggio 2022 è possibile accedere al giardino antistante il Museo, uno spazio verde che è stato restituito alla comunità, aperto tutti i giorni dalle 8:30 alle 19:30 (chiuso ad agosto).
Museo Ginori
Viale Pratese, 31, 50019 Comune di Sesto Fiorentino FI, Italia