E’ nominato per la prima volta nel Seicento, quando il luogo era residenza medicea (di Maria Maddalena di Toscana, la sorella nata deforme del Granduca Cosimo II), e il giardino, cinto da alte mura, era in realtà un’area agricola coltivato a vigneti e agrumeti. Intorno alla metà del Settecento il giardiniere di Boboli, dandogli una connotazione all’italiana, suddivise gli spazi in una serie di aiuole geometriche. Alla fine dell’Ottocento Luigi Adriano Milani, primo direttore del Museo Archeologico decise di trasformarlo in un museo en plein air: nel parco furono rimontate alcune tombe etrusche (con un criterio non sempre filologico) con l’intento di ricostruire in modo suggestivo il contesto di provenienza dei reperti, gli stessi conservati all’interno delle sale del museo.
Giardino del Museo Archeologico Nazionale
Giardino Del Museo Archeologico, Piazza della Santissima Annunziata, 9b, 50121 Firenze FI, Italia