Il Memoriale degli Italiani fu voluto, progettato e collocato nel Blocco 21 del campo di Auschwitz dall’Aned (Associazione nazionale ex deportati) come ricordo perenne di chi fu portato in questi luoghi di morte per i motivi più vari: ebrei ma anche Rom, oppositori politici, persone disabili o "asociali".
Nato dalla collaborazione di un eccezionale gruppo di intellettuali (tra i quali gli architetti Lodovico e Alberico Belgiojoso, lo scrittore Primo Levi, il regista Nelo Risi, il pittore Pupino Samonà e il compositore Luigi Nono) è di fatto una delle prime installazioni multimediali e site specific al mondo.
Allestito ad Auschwitz, si sviluppa in lunghezza come una galleria. La struttura a spirale è completamente rivestita di immagini che ripercorrono la storia del fascismo, la persecuzione degli avversari politici, la guerra, i campi di prigionia e sterminio con una forte simbologia coloristica. Il campo di Auschwitz ne chiese lo smantellamento nel 2011 così fu portato a Firenze dove ha trovato la sua collocazione nell'EX3, che offriva lo spazio necessario per ricreare la baracca che originariamente lo conteneva.
Inoltre tutto il piano terra del padiglione è stato occupato da Aned con una mostra didattica e propedeutica al Memoriale, visto che ripercorre la storia della dittatura e della deportazione degli italiani, dal 1922 ai giorni nostri.
Memoriale delle Deportazioni
Viale Donato Giannotti, 81 - 85, 50126 Firenze FI, Italia