Si tratta di una grandiosa architettura sul lato destro di piazza della Signoria, adiacente alla Galleria degli Uffizi, realizzata nella seconda metà del Trecento (anche nota come Loggia dell’Orcagna, dal nome dell’artista cui è attribuita, o Loggia della Signoria).
Concepita originariamente come luogo coperto per le cerimonie e le adunanze pubbliche, all’epoca del Granduca Cosimo I vi stazionavano i Lanzichenecchi (comunemente detti “Lanzi”), guarnigione di soldati imperiali a difesa del Palazzo. Nel corso del Cinquecento venne trasformato in museo a cielo aperto, ospitando numerose sculture tra le quali i capolavori cinquecenteschi di Benvenuto Cellini , con il Perseo e del Giambologna con il Ratto delle Sabine e Ercole e il centauro Nesso.
Di epoca romana, invece, sono le Matrone, figure femminili lungo la parete di fondo, il gruppo di Patroclo e Menelao, edil Leone di destra; ottocentesco è il Ratto di Polissena di Pio Fedi. Sul tetto della loggia – in epoca medicea, giardino pensile – si trova la terrazza della caffetteria degli Uffizi.
Loggia de' Lanzi
Piazza della Signoria, Firenze