
Un percorso fra verde e panorami... mozzafiato
Con l'arrivo della primavera cresce la voglia di stare all'aperto: è il momento giusto di visitare qualcosa di diverso, i giardini panoramici!
Ecco un breve percorso fra i giardini più belli, sia pubblici che privati, in posizione panoramica e perfetti per questo periodo dell'anno, quando la natura si risveglia, le giornate si allungano e i fiori sbocciano.
Parchi.. in alto
Si arrampica sulla collina il parco di Villa Bardini, dove si viene conquistati sia dalla vista sulla città che dalla bellezza dell'ambiente. Nella villa si trovano delle esposizioni permanenti e delle mostre temporanee.
E anche il Giardino delle Rose è in salita, un'oasi di verde verso piazzale Michelangelo, un tripudio di fiori e soprattutto... rose, alternate alle sognanti statue dello scultore Jean Michel Folon. Il posto ideale per stendersi sul prato e godersi il dolce far niente!
Chi sale a piazzale Michelangelo, oltre alla vista, non deve mancare una visita alla splendida basilica romanica di san Miniato al Monte.
Per tornare in città si potranno utilizzare le Rampe, una scalinata scenografica, arricchita da fontane e, la notte, giochi di luci, che è stata restaurata e ripristinata in tempi recenti. Anche in questo luogo la vista sulla città è impagabile.
Altra vista privilegiata è quella che si ha sulla collina di Bellosguardo, un luogo amatissimo dagli anglo-fiorentini che vivevano in città... come biasimarli? Non ci sono giardini da segnalare qui, ma per i più romantici questa è una passeggiata con un affaccio imperdibile.
Parchi lungo l'Arno
Sulla riva dell'Arno, all'altezza di Torre San Niccolò si trova il Terzo Giardino, un particolare spazio verde posizionato proprio in riva all'Arno.
Sempre in riva all'Arno, ma dalla parte opposta, si trova il più grande parco pubblico della città, il parco delle Cascine. Frequentato dai fiorentini da secoli, per passeggiare, fare sport, prendere il fresco in estate, le Cascine sono anche un contenitore di impianti sportivi e luoghi per eventi (come il festival Firenze Rocks, che si svolge qui in giugno).
Fuori le mura
A due passi dal centro storico, all'inizio di via Bolognese si trova infine l'ultimo suggerimento di questo itinerario: il Giardino di Orticoltura, parco pubblico famoso per la splendida serra in vetro e ferro di Giacomo Roster, sede della Mostra di Piante e fiori che due volte l'anno lo riempie di colori, profumi e visitatori (fine aprile e inizio ottobre).
Da qui, salendo per un vialetto, si raggiunge il giardino panoramico Orti del Parnaso: la vista abbraccia la città dall'altro lato ed è suggestiva soprattutto al tramonto. Ah, in questo giardino c'è un drago.... andate a vedere voi stessi!
Sta per aprire al pubblico il Giardino di Villa La Quiete, siamo nella zona di Careggi. La Villa è stata il buen ritiro di alcune donne della famiglia Medici, il giardino è panoramico sulla pianura a ovest del centro storico.
Comune di Firenze
I luoghi
Tappe
Villa Bardini
Villa Bardini sorge sul punto più panoramico dello splendido Giardino Bardini. Oltre ad ospitare il Museo Pietro Annigoni la villa è spesso sede di importanti mostre temporanee. Vi vengono organizzate saltuariamente visite guidate, laboratori e attività per famiglie e giovani visitatori.
Il complesso fu costruito nel 1641 da Gherardo Silvani per i Manadori: un edificio che ricorda i Casini di Delizia diffusi a Firenze, a cavallo tra Cinquecento e Seicento, circondati da coltivazioni agricole e parchi ornamentali. Il nucleo originario fu oggetto di successivi interventi di ampliamento e nei primi anni del ‘900 la villa, sopraelevata di un piano, venne acquistata dall’antiquario Stefano Bardini, che ne fece la sua residenza, a due passi dalla sua show-room, l'attuale Museo Stefano Bardini.
Giardino delle Rose
Il Giardino delle Rose, posizionato al di sotto di piazzale Michelangelo, è un vero e proprio balcone sul centro storico, la cui vista ha poco da invidiare a quella mozzafiato che si vede da Forte Belvedere.
Aperto tutto l'anno, dà veramente spettacolo quando le oltre mille varietà di rose, di cui circa 350 molto antiche, fioriscono. Inoltre le opere dell’artista belga Folon lo valorizzano: si può guardare, attraversolagrande valigiaPartir, il panorama unico di Santa Maria del Fiore e Palazzo Vecchio. Ci si può riposare accanto all'uomo di Folon sulla panchina, fuori dal tempo di Je me souviens; si accarezza Chat, il gattone addormentato sull’erbatra i cespugli di rose. Infine, insieme a l’Envol, si può ancora una volta spiccare il volo su Firenze e rimirarla dall’alto.
Nel giardino si trova anche un... angolo di Giappone! Il giardino giapponese è stato donato al Comune di Firenze dalla città gemellata di Kyoto.
Basilica di San Miniato al Monte
La basilica di San Miniato al Monte si trova in uno dei luoghi più alti della città di Firenze, ed è uno dei migliori esempi di romanico in Toscana. Verso il 250 l’imperatore Decio fa decapitare Miniato, che era cristiano. E’ probabile che in questo luogo venga eretto un primo santuario sulla tomba. Nel 1018 le reliquie di Miniato vengono sepolte nella cripta appositamente costruita.
La facciata si divide in tre sezioni ed è decorata con marmi bianchi e verdi, che formano interessanti ed eleganti disegni geometrici. L’interno è scandito da colonne, ornate da capitelli classici e bizantini. Al centro della navata la Cappella del Crocifisso è di Michelozzo. Interessante anche la Sagrestia, con affreschi di Spinello Aretino. La visita si completa con la Cripta dell’XI secolo e il Presbiterio, sopraelevato e diviso in tre navate.
Le Rampe
Nella edificazione del viale Michelangelo rientrarono anche le Rampe, che dall'Arno salgono verso la collina con funzione di consolidamento. Questa architettura in stile neo-manierista fu realizzata da Giuseppe Poggi, che creò una successione di scalinate, grotte e giochi d'acqua. Dall'alto l'acqua passa dalle prime tre grotte, e poi defluisce verso il basso in altre cinque grotte fino a raccogliersi completamente all'altezza della grande vasca della Porta San Niccolò.
Tutta la zona è anche un giardino verticale, molto piacevole, mentre i giochi d'acqua sono altamente scenografici, soprattutto la notte quando sono illuminati.
piazza di bellosguardo
Terzo Giardino
Il Terzo Giardino è un parco insolito sulla riva del fiume, che si avvicina molto all’idea di piccola riserva naturale, in cui la fauna e la flora riprendono lo spazio che spetta loro all’interno dello scenario urbano.
È per questo che al suo interno è possibile ritrovare specie arboree ed erbacee, ma anche uccelli e piccoli animali, tipici dell’ambiente fluviale dell’Arno, che tuttavia hanno visto nei decenni scorsi un progressivo restringimento del loro habitat a causa di un’antropizzazione indiscriminata.
Parco delle Cascine
Il primo nucleo del Parco era costituito dalla tenuta delle Cascine dell'Isola, acquistata dal Duca Alessandro I de Medici (1531-1537) e incrementata da Cosimo I (1537-1574) con l'acquisizione di altri terreni, tutti utilizzati a scopo agricolo e per la caccia. Si deve a Pietro Leopoldo di Lorena la prima apertura al pubblico delle Cascine Granducali, anche se limitata ad occasioni e eventi eccezionali (spettacoli organizzati dalla corte e festività dell'Ascensione).
Il primo intervento architettonico di grande impegno è la costruzione della Palazzina Reale, nel piazzale delle Cascine, realizzata nel 1785 dall’architetto Giuseppe Manetti, al quale si deve anche la Ghiacciaia in forma di piramide. Durante il periodo Napoleonico Elisa Baciocchi, Granduchessa di Toscana dal 1807 al 1815, trasforma definitivamente le Cascine in parco pubblico, dimostrando una concezione di rara modernità.
A Giuseppe Poggi si deve l'idea del grande piazzale di accesso al Parco da cui deriva – seppur profondamente modificata - la sistemazione attuale del Piazzale Vittorio Veneto. Alla fine degli anni '30 l'architetto Raffaello Fagnoni realizza la Scuola di Guerra Aerea, splendido esempio di architettura razionalista.
Il Parco ha visto recentemente l'edificazione del più importante spazio dedicato alla musica della città, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, complesso polifunzionale dedicato a opera, musica e balletto.
Il Parco delle Cascine viene utilizzato dai fiorentini e dai turisti come area verde di sport, passeggiate e svago, è sede di eventi e di un mercato settimanale (il martedì mattina).
Luogo ideale per organizzare picnic con i bambini. Inoltre, presso il Roller Club, è possibile noleggiare biciclette o pattini.
Nel periodo estivo è aperta anche la piscina Le Pavoniere. Al suo interno si trova l'Ippodromo del Visarno, dove si svolgono eventi importanti come Firenze Rocks.
Giardino dell'Orticoltura
Nel 1854 viene costituita la Società Toscana d'Orticultura. Le prime piante madri furono donate da illustri orticoltori e agronomi toscani, dal Museo di Fisica e Storia Naturale e dal Giardino dei Semplici di Firenze. Nella seconda metà dell'Ottocento il giardino si ingrandisce e Giacomo Roster progetta il grande tepidario, inaugurato nel 1880. La loggetta Bondi dell'architetto Castellucci è del 1911.
Il comune di Firenze acquista il giardino nel 1930 e lo destina a parco pubblico. Nel 1990 nella parte alta e più panoramica viene completata la fontana a forma di serpente con decorazioni polimateriche su progetto di Marco Dezzi Bardeschi.
All’interno del giardino c’è anche un’area giochi attrezzata per bambini.
Villa La Quiete
Villa La Quiete, così chiamata per l'affresco intitolato "La Quiete che domina i venti" eseguito nel 1632 da Giovanni da San Giovanni, si trova sulla collina di Careggi ed è conosciuta anche come Antico Conservatorio delle Montalve.
La villa, scelta come residenza da diverse donne della famiglia Medici, è rimasta fuori dai circuiti turistici ma, completamente visitabile, è un luogo di molte sorprese.
Già in possesso degli Orlandini, appartenne dal 1438 al condottiero Niccolò da Tolentino, che l'ebbe in dono dalla Repubblica. Nel 1593 fu comprata da Pier Francesco dei Medici e in seguito pervenne a Cosimo I che la destinò ai commendatori dell'Ordine di Santo Stefano. L'acquisto da parte di Cristina di Lorena nel 1627 coincise con l'inizio della stagione di maggior splendore per la villa; alla morte di questa nel 1636, diventò suo erede il granduca Ferdinando II che la concesse a Eleonora Ramirez di Montalvo. La nobildonna vi abitò dal 1650 destinandola a ritiro di campagna per la congregazione di religiose da lei fondata, le Montalve. Nel 1659, Vittoria della Rovere, amica di Eleonora, prese sotto la sua protezione l'istituto, promuovendo l'edificazione della chiesa nel 1688. Nel 1724 Anna Maria Luisa dei Medici, ultima discendente della famiglia spostò la sua residenza proprio alla Quiete.
I Servizi Educativi del Sistema Museale di Ateneo organizzano periodicamente visite guidate, laboratori e attività per famiglie.
La Villa è arricchita da un giardino storico di epoca settecentesca, che aprirà al pubblico venerdì16 maggio 2025.