
Alla scoperta dei musei del Chianti
Natura, borghi e sapori: sono questi gli elementi che caratterizzano da sempre l’immagine del Chianti nel mondo. Eppure questa è una terra ricca anche di storia e cultura, come testimoniano importanti musei presenti sul territorio.
Ecco un itinerario che consente di scoprire i principali musei del Chianti, in una viaggio attraverso i suoi 6 comuni.
San Casciano Val di Pesa e il Museo Ghelli
Iniziamo il nostro viaggio a San Casciano Val di Pesa, non lontano da Firenze. Qui nel cuore del borgo, all’interno della chiesa e del Convento di Santa Maria del Gesù, si trova il Museo Giuliano Ghelli. Composto da tre sezioni, il museo consente di spaziare dall’arte sacra, all’archeologica fino alla più recente sezione di arte contemporanea. Quest’ultima, in particolare, è dedicata alla selezione di opere prodotte da artisti in gran parte attivi sul territorio del Chianti, a partire proprio da Giuliano Ghelli, e ospitati negli anni all’interno degli spazi del Museo.
Barberino Tavarnelle e Antiquarium Sant'Appiano
Da San Casciano Val di Pesa spostiamoci a Barberino Tavarnelle. Qui, ospitato nei locali della pieve di Sant’Appiano, si trova l’Antiquarium che vanta una raccolta di reperti archeologici, dall’antichità al Medioevo, emersi durante campagne di scavo nelle zone di Sant’Appiano, San Martino ai Colli e Semifonte. Tra le opere esposte una “kelebe” (cratere a colonnette) a figure rosse del IV secolo a.C. e un’urna in alabastro di epoca ellenistica, col rilievo del Ratto di Proserpina. Unica opera pittorica esposta ne museo è la tavola raffigurante la Madonna col Bambino coi Santi Giovanni Battista e Antonio da Padova, dipinta dal Maestro di Signa nella prima metà del Quattrocento.
Greve in Chianti e il Museo di San Francesco
Raggiungiamo il cuore del Chianti, Greve. Ospitato negli spazi dell’ex oratorio di San Francesco si trova il Museo di Arte Sacra che ospita pitture, sculture, parati e oreficerie provenienti dalle chiese del territorio. Tra le opere esposte la grande pala in terracotta policroma raffigurante il Compianto sul Cristo morto della bottega di Baccio da Montelupo, databile al primo Cinquecento, oltre alla piccola tavola dell’Annunciazione del Trecento proveniente dalla Chiesa di Santa Croce a Greve. Prima di lasciare il museo godetevi il panorama dalla terrazza che affaccia su Greve in Chianti e le colline circostanti.
Castellina in Chianti e il Museo Archeologico Chianti
Da Greve ci spostiamo a Castellina in Chianti, dove si trova uno dei musei più famosi del territorio: il Museo del Chianti Senese. Ospitato all’interno della Rocca medievale, il museo racconta la storia antica del Chianti attraverso reperti archeologici raccolti nel territorio dei quattro comuni del versante senese: Castellina, Gaiole, Radda e Castelnuovo Berardenga. Un viaggio nel tempo che parte 4000 anni a.c. per arrivare fino al Medioevo. La visita del museo comprende anche la torre dalla quale si gode una suggestiva vista sul paese e sui monti del Chianti.
Radda in Chianti e la Casa del Chianti Classico
Appena fuori dal borgo di Radda, all’interno del prestigioso convento settecentesco di Santa Maria al Prato, si trova la Casa del Chianti Classico. E’ qui che è possibile seguire un percorso sensoriale che consente di conoscere la storia del Chianti Classico e le sue caratteristiche. Non un vero e proprio museo tradizionale dunque ma un percorso esperienziale tra installazioni e sale tematiche interattive tra colori, profumi e gusto. Il percorso può essere fatto in autonomia o con esperienze guidate che prevedono, oltre a degustazioni di Chianti Classico, anche assaggi di prodotti locali.
Castelnuovo Berardenga e il Museo del Paesaggio
Ultima tappa del nostro viaggio è Castelnuovo Berardenga, alle porte di Siena. Qui si trova il museo più recente del Chianti, inaugurato nel 1999 e da allora in continua evoluzione. Il Museo del Paesaggio è ospitato in un edificio di fine Ottocento utilizzato fino a pochi decenni fa come mattatoio pubblico. E’ attrezzato con dispositivi interattivi che aiutano a conoscere ed approfondire il rapporto tra paesaggio, arte, architettura e letteratura. A completare la visita è l’Archivio della Memoria che raccoglie testimonianze e documenti sulla storia e lo sviluppo del paesaggio chiantigiano.
I luoghi
Tappe
Museo Giuliano Ghelli di San Casciano
Il museo si trova all’interno della chiesa di Santa Maria del Gesù, edificata a metà del Quattrocento e ricostruita all’inizio del Seicento e nelle sale attigue, inclusi i locali dell'antico convento delle monache benedettine, abitato dal XVII al XIX secolo: la chiesa è a tutt'oggi officiata e parte del percorso museale.
Oltre alle opere originarie della chiesa, fra cui laMadonna col Bambinodi Lippo di Benivieni, altri pezzi della collezione provengono da chiese del territorio, come l’Incoronazione della Vergine di Neri di Bicci.
Dalla chiesa di Vico l’Abate arrivano due preziose tavole: il dossale con San Michele Arcangelo, attribuito a Coppo di Marcovaldo (metà del XIII secolo), e la Madonna col Bambino di Ambrogio Lorenzetti, del 1319. Mentre il pezzo più antico della collezione è il fusto con quattro scene a rilievo che raffigurano la Natività di Cristo, del cosiddetto Maestro di Cabestany, uno scultore anonimo attivo fra il nord della Spagna, la Francia meridionale e la Toscana, nella seconda metà del XII secolo.
La raccolta include altre tavole trecentesche a fondo oro, arredi liturgici e paramenti, inclusa una raccolta di Madonnine vestite, manichini o statue di cera, rivestiti con abiti realizzati con tessuti preziosi, oggetti di culto particolare a partire dal XVII secolo.
Il museo comprende anche una sezione archeologica con oggetti e manufatti di origine etrusca, provenienti dal territorio, in particolare dal cosiddetto Tumulo dell'Arciere, tomba rinvenuta nel 1978 presso Sant'Angelo a Bibione.
Termina il percorso la sala dedicata all'arte contemporanea, con opere di Luciano Ghelli, al quale il museo è dedicato, Paolo Staccioli e altri artisti.
Antiquarium di S. Appiano
Ha sede nei locali annessi alla antica pieve di origine paleocristiana, ricostruita in epoca romanica, nella quale si conservano una serie di affreschi di scuola fiorentina della fine del Quattrocento.
Raccoglie parte del materiale archeologico ritrovato nel territorio circostante, comprendente cippi funerari etruschi; urne funerarie in alabastro del periodo ellenistico; ceramiche attiche a figure rosse; ceramiche medioevali e rinascimentali dell’area fiorentina.
La chiesa è preceduta da resti del battistero.
Museo di Arte Sacra San Francesco - TEMPORANEAMENTE CHIUSO
Nei locali dell’ex convento di San Francesco, eretto nella prima metà del Cinquecento come Ospizio per accogliere i francescani in cammino tra Firenze e Siena, è riunita una collezione di dipinti, sculture, paramenti e arredi sacri datati fra il XIII e XIX secolo.
Tra le opere esposte spiccano la terracotta policroma cinquecentesca con il Compianto sul Cristo morto, attribuita all'ambito di Baccio da Montelupo, e un piccolo gruppo di sculture, due delle quali della prima metà del Quattrocento. La sezione archeologica, riallestita nell'ottobre 2023, comprende reperti di epoca etrusca, romana e medievale rinvenuti nel territorio.
Il museo è temporaneamente chiuso per lavori di restauro
Museo Archeologico del Chianti Senese
Collocato all'interno della rocca di Castellina in Chianti, il museo ospita reperti rinvenuti nei siti archeologici etruschi presenti nei comuni di Castellina, Gaiole, Radda e Castelnuovo Berardenga, che testimoniano la storia e l'evoluzione di questa antica civiltà.
Nelle vetrine sono esposti oggetti provenienti dai corredi funebri rinvenuti nelle sepolture di Montecalvario e dalla necropoli di Fonterutoli: coppe, anfore, vasi, ma anche bronzetti votivi, frammenti di sculture ed è anche visibile la ricostruzione del prezioso carro rivestito di lamine metalliche decorate, proveniente da Montecalvario.
La visita include anche gli ambienti della rocca, fortificazione quattrocentesca della Repubblica Fiorentina, compresa la salita al camminamento di ronda da cui si gode di uno splendido panorama sulle colline del Chianti.
Casa del Chianti Classico
A Radda in Chianti, nei locali del settecentesco convento di Santa Maria al Prato, la Casa del Chianti Classico offre percorsi ed esperienze per gli amanti del buon vino.
Nell'enoteca Il Convento un percorso didattico e sensoriale informa sulla storia del Chianti Classico e del suo territorio, creato per la promozione del territorio chiantigiano e di tutte le sue espressioni, produttive, artistiche e culturali. Dispone, inoltre, di spazi per eventi, esposizioni e cerimonie, organizza ed ospita corsi di approfondimento sul vino e lezioni di cucina.
Museo del Paesaggio
A Castelnuovo Berardenga, in un edificio ottocentesco originariamente adibito a mattatoio, il Museo del Paesaggio è stato riaperto con una veste completamente rinnovata nel 2020.
Il museo descrive gli aspetti economici e antropici della paesaggio della regione attraverso oggetti di uso quotidiano, quali una finestra, un tavolo, una madia, un binocolo, che diventano applicativi multimediali interattivi.
Integrano la visita una serie di dispositivi mobili utilizzabili per approfondire il rapporto tra paesaggio, arte, architettura e letteratura e anche una postazione olfattiva, una sezione didattica e uno spazio in cui è possibile degustare vini locali nell’ottica di conoscenza e promozione del territorio. La visita è completata dall’area di consultazione dedicata all’Archivio della Memoria, che raccoglie testimonianze e documenti sulla storia e lo sviluppo del paesaggio chiantigiano e da un ampio spazio al primo piano per le esposizioni temporanee.