cenci di Carnevale

I dolci del periodo

Anche se Carnevale è ufficialmente finito, i dolci tipici sono ancora acquistabili e... mangiabili!
Ogni territorio ha le sue specialità tradizionali, ma per quanto riguarda Firenze e dintorni questi sono i must che si devono assolutamente assaggiare (o preparare da soli).

La schiacciata alla fiorentina è presente in quasi tutte le vetrine delle pasticcerie e nei banconi dei panettieri: un dolce basso e cosparso in superficie di zucchero a velo, fatto con un impasto di uova, farina, zucchero e aroma di arancia. Spesso il dolce viene decorato con un giglio di Firenze, realizzato con una mascherina apposita.
La si acquista intera, mezza oppure a porzioni per una gustosa merenda, semplice oppure ripiena di panna montata o crema pasticcera. 

Non c'è Carnevale senza cenci, rettangoli o straccetti di pasta dolce fritta, e poi rotolati nello zucchero a velo. Vengono preparati un po' in tutta Italia, ma il nome cambia (frappe, chiacchiere i più comuni). I veri cenci sono fritti ma esistono anche nella versione cotta al forno, in questo caso vengono spolverati di zucchero semolato.

Ecco che compaiono sulle tavole anche le frittelle di riso, specialità legata alla festa di San Giuseppe il 19 marzo. Sono così gustose, arricchite di uvetta sultanina, oppure ripiene di crema; anche queste si trovano nelle pasticcerie e dai fornai. Molto amate anche le ciambelle e i bomboloni fritti, questi in realtà sono presenti tutto l'anno. 

Adesso quindi siamo in Quaresima, dove i dolci per gli osservanti più stretti della religione dovrebbero essere banditi: ma c'è una specialità anche in questo caso, i biscottini che portano appunto il nome di Quaresimali. Hanno la forma delle lettere dell’alfabeto, leggerissimi e preparati con il cacao amaro. 

 

Photo credits: Comune di Firenze