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. . . COM'IO RIGUARDANDO TRA LOR VEGNO, IN UNA BORSA GIALLA VIDI AZZURRO, CHE D'UN LEONE AVEA FACCIA

"O QUANTO FÒRA MEGLIO . . . ED AL GALLUZZO ED A TRESPIANO AVER VOSTRO CONFINE" DANTE, PAR., XVI, 52

. . . IN SUL PASSO D'ARNO. DANTE, INF., XIII, 146. Con questo verso Dante fa riferimento al Ponte

O BUONDELMONTE ... MOLTI SAREBBER LIETI CHE SON TRISTI. SE DIO T' AVESSE CONCEDUTO AD EMA LA PRIMA

. . . CONVENIESI A QUELLA PIETRA SCEMA CHE GUARDA ‘L PONTE, CHE FIORENZA FESSE VITTIMA NELLA SUA

...IN LA MENTE M'È FITTA, E OR M'ACCORA LA CARA E BUONA IMAGINE PATERNA DI VOI, QUANDO NEL MONDO AD

. . . NEL MIO BEL SAN GIOVANNI. DANTE, INF., XIX 17. Il mio bel San Giovanni è l’ affettuoso

SE MAI CONTINGA CHE 'L POEMA SACRO AL QUALE HA POSTO MANO E CIELO E TERRA SÌ CHE M' HA FATTO PER PIU

PIANGENDO MI SGRIDÒ: “PERCHÉ MI PESTE? SE TU NON VIENI A CRESCER LA VENDETTA DI MONTAPERTI, PERCHÉ

TUTTI GRIDAVANO: “A FILIPPO ARGENTI!” E’L FIORENTINO SPIRITO BIZZARRO IN SÈ MEDESMO SI VOLGEA CO'

. . . ED AVEA GALIGAIO DORATA IN CASA SUA GIÀ L'ELSA E'L POME. DANTE, PAR., XVI, 101-102. Tra le

CIASCUN CHE DELLA BELLA INSEGNA PORTA DEL GRAN BARONE … DA ESSO EBBE MILIZIA E PRIVILEGIO; AVVEGNA

. . . E LE PALLE DELL'ORO FIORIAN FIORENZA IN TUTTI SUOI GRAN FATTI. DANTE, PAR., XVI, 110-111

“GLI ANTICHI MIEI ED IO NACQUI NEL LOCO DOVE SI TROVA PRIA L' ULTIMO SESTO DA QUEL CHE CORRE IL

“. . . SE PER QUESTO CIECO CARCERE VAI PER ALTEZZA D'INGEGNO, MIO FIGLIO OV'È? PERCHÉ NON È EI TECO

“VID’IO FIORENZA IN SÍ FATTO RIPOSO CHE NON AVEA CAGION ONDE PIANGESSE. CON QUESTE GENTI VID’IO

OH QUALI IO VIDI QUEI CHE SON DISFATTI PER LOR SUPERBIA! DANTE, PAR., XVI,109-110 Tra le varie

“· · · FU’IO SOL COLÀ DOVE SOFFERTO FU PER CIASCUN DI TORRE VIA FIORENZA, COLUI CHE LA DIFESI A VISO

L'OLTRACOTATA SCHIATTA CHE S' INDRACA DIETRO A CHI FUGGE, E A CHI MOSTRA ‘L DENTE O VER LA BORSA

“COSÌ FACIENO LI PADRI DI COLORO, CHE, SEMPRE CHE LA VOSTRA CHIESA VACA, SI FANNO GRASSI STANDO A

“VERGINE MADRE, FIGLIA DEL TUO FIGLIO, UMILE ED ALTA PIÙ CHE CREATURA, TERMINE FISSO D'ETERNO

BELLINCION BERTI VID'IO ANDAR CINTO DI CUOIO E D`OSSO, E VENIR DALLO SPECCHIO LA DONNA SUA SANZA IL

SOVRA CANDIDO VEL, CINTA D' OLIVA, DONNA M' APPARVE SOTTO VERDE MANTO VESTITA DI COLOR DI FIAMMA

…LA PORTA, CH'AL PRESENTE È CARCA DI NUOVA FELLONIA, DI TANTO PESO, CHE TOSTO FIA IATTURA DELLA