Lungo l'Arno, in bicicletta, nelle terre dell'Empolese Valdelsa

Usciti da Firenze il fiume Arno, nella sua corsa verso il mare, lambisce i comuni di Montelupo Fiorentino, Capraia e Limite, Empoli, Vinci, Cerreto Guidi e Fucecchio. Siamo nel territorio dell'Ambito Empolese Valdelsa.

L’intero corso del fiume è costeggiato dalla ciclopista dell’Arno, un itinerario ciclabile che nel futuro si potrà percorrere dalla sorgente sul Monte Falterona fino alla foce, a Marina di Pisa, e che per il momento offre, in questo territorio, la possibilità di pedalare da Montelupo Fiorentino a Empoli  per circa 10 km.
Qui ci si collega alla rete ciclabile urbana, per proseguire poi in direzione di Pisa fino al Comune di San Miniato.

Il tracciato, in prevalenza sterrato, è omogeneo e di facile percorrenza, perfetto per una pedalata in famiglia.
Lungo il percorso, intervallato da piccole aree di sosta, si possono godere scorci dell’Arno, della campagna e, più in lontananza, dei rilievi del Montalbano.
Da Montelupo Fiorentino si può poi optare per i 15 km degli itinerari ciclabili che costeggiano l’Arno fino a Empoli, e il fiume Pesa fino alla Villa Romana del Vergigno.
Una sosta a Montelupo per vedere la Villa dell’Ambrogiana, una villa medicea che fa parte del sito tutelato dall'UNESCO; la Torre trecentesca dei Frescobaldi, il Museo Archeologico e il Museo della Ceramica, visto che Montelupo è una città della ceramica, con una tradizione antichissima e prestigiosa. Fra il fiume Arno e la Villa medicea si estende con 8000 mq il Parco dell'Ambrogiana. E' uno degli spazi verdi e parchi che si trovano proprio lungo il corso del fiume.

Promette una full immersion nella natura anche l’oasi di Arnovecchio, alle porte di Empoli, un ambiente che ospita diversi tipi di piante e numerose specie di animali. Qui, in origine, scorreva un meandro del fiume Arno che nel XVI secolo fu rettificato per volere del Granduca Cosimo I de’ Medici. In seguito l’area, dove adesso si trova un piccolo lago, fu utilizzata come cava per la produzione di ghiaia, contribuendo a modificare quello che è oggi un mosaico di ambienti diversi. L’oasi è visitabile percorrendo un sentiero natura dotato di quattro punti attrezzati per l’osservazione degli animali selvatici e delle piante grazie a pannelli esplicativi per bambini e per persone con disabilità visiva.

Restando strettamente connessi all'utilizzo del fiume Arno è consigliabile fare un salto dalla natura alla storia nel Museo Remiero di Limite che è ospitato nella sede della Società Canottieri Limite, la più antica d’Italia, fondata nel 1861.
Questo piccolo ma interessante museo, realizzato in una località rinomata per la cantieristica nautica da diporto, racconta la storia e il patrimonio di conoscenze legate alla cantieristica e al canottaggio e tramandate per secoli dai navicellai limitesi, che solcavano l’Arno per trasportare merci tra Firenze e Pisa.