La Basilica di Santa Maria Novella fu la prima delle grandi basiliche fiorentine nonché primo edificio gotico di grandi dimensioni in città; la sua costruzione fu iniziata a opera dei Domenicani poco dopo il 1240; condotta a termine nel 1357, fu consacrata soltanto nel 1420.
Nei secoli successivi la chiesa ha subito trasformazioni, in particolare i rinnovamenti condotti a partire dal 1566 a opera di Giorgio Vasari e i restauri ottocenteschi, volti a restituire un aspetto gotico all’edificio.
All’interno della chiesa si trovano importanti opere d’arte: il Crocifisso di Giotto e il Crocifisso ligneo di Filippo Brunelleschi, l’affresco di Masaccio con la Trinità, due cappelle affrescate rispettivamente da Domenico Ghirlandaio e Filippino Lippi. La ricca facciata della chiesa, a intarsi di marmi policromi con forme geometriche, venne completata nella seconda metà del Quattrocento da Leon Battista Alberti. La chiesa è collegata strettamente alla famiglia dei Rucellai, come si deduce dal nome di Giovanni Rucellai, munifico finanziatore indicato ben visibile proprio in facciata.
Basilica di Santa Maria Novella
Piazza di Santa Maria Novella, 18, 50123 Firenze FI, Italia
Si accede da piazza Santa Maria Novella18 (a sinistra della facciata), suonare schiacciando il pulsante rosso. La Basilica è accessibile ad eccezione della Cappella Maggiore (Cappella Tornabuoni) e delle due cappelle sopraelevate del transetto (Cappella Rucellai e Cappella Strozzi di Mantova).
Per passare dalla basilica al Museo è necessario uscire su Piazza Santa Maria Novella e raggiungere l'ingresso museo sul lato opposto della chiesa (piazza stazione 4). Il museo è interamente accessibile.